Il paradosso dell’impiccato
Il paradosso si basa su un’antica leggenda spagnola.
Nel 1546 Francisco de Orellana, un esploratore e conquistador spagnolo, che prese parte alla colonizzazione spagnola delle Americhe, fu catturato e imprigionato in una piccola e umida cella.
Molto prima di essere convocato, in considerazione dell’efferatezza dei delitti commessi, il giudice proclamò una singolare sentenza: il colpevole sarà impiccato un giorno della prossima settimana, ma egli non dovrà sapere quale sarà il giorno dell’esecuzione, che dovrà arrivargli completamente inaspettata.
Il condannato non fu per nulla turbato dalla sentenza perché, dopo un breve ragionamento, concluse: “Allora non mi impiccheranno mai! Dato che la mia sentenza deve essere eseguita entro la settimana, l’esecuzione non potrà essere sabato, poiché venerdì lo capirei, e non potrà essere venerdì perché giovedì lo saprei, e così a ritroso per lo stesso motivo non potrà essere nessuno dei giorni precedenti. Per questo motivo non mi giustizieranno mai, in quanto l’impiccagione non sarebbe inaspettata.”
Il giorno seguente, tuttavia, il condannato fu impiccato. La sentenza del giudice fu eseguita, a dispetto della convinzione del condannato, in quanto, come previsto dalla sentenza, l’esecuzione gli fu inflitta “in un giorno inaspettato”.